Cancro del cavo orale: il test salvavita

cancro del cavo orale

Quando si parla di tumore, di qualunque tipo, due sono i fattori davvero importanti da tenere sempre bene a mente: la prevenzione e la diagnosi precoce.

Anche il cancro del cavo orale può essere prevenuto e sconfitto adottando uno stile di vita salutare ed effettuando controlli ed esami periodici.

Abbiamo già avuto occasione in precedenza di offrirvi alcuni utili consigli per la prevenzione del carcinoma orale.

In questo caso vorremmo invece porre l’accento sull’importanza della diagnosi precoce che può essere decisiva per un decorso positivo della malattia.

Cancro del cavo orale: un po’ di numeri

Sfortunatamente negli ultimi anni i numeri di questa terribile patologia sono in aumento tra la popolazione italiana: il cancro del cavo orale colpisce ogni anno circa 4.500 persone e causa circa 3000 decessi.

Rappresenta il 10% di tutti i casi di tumore negli uomini e il 4% nelle donne.

I soggetti di sesso maschile con età superiore ai 50 anni presentano maggiori possibilità di ammalarsi. Le probabilità inoltre aumentano sensibilmente tra i fumatori e tra chi abusa di alcool.

Ma oltre alla prevenzione e quindi alla riduzione dei fattori di rischio anche la diagnosi precoce è importante.

In questo modo infatti è possibile aumentare il tasso di sopravvivenza a 5 anni, dal 50% all’80-90%.

Un esame che salva la vita

Attraverso un semplice test salivare è dunque possibile diagnosticare la malattia ancora in uno stadio non avanzato.

È un esame che si svolge in pochi minuti, semplice e del tutto indolore ma che può letteralmente salvare la vita del paziente.

Si tratta nello specifico di effettuare un prelievo della mucosa del cavo orale ottenuto con il semplice strofinamento di un apposito spazzolino sui tessuti.

Il campione raccolto viene sottoposto ad analisi citologica attraverso cui è possibile stabilire la presenza di lesioni cancerose o precancerose che talvolta non sono nemmeno visibili e del tutto asintomatiche.

Oltre a fare prevenzione riducendo i principali fattori di rischio, dunque, ai pazienti di età superiore ai 50 anni si consiglia anche di eseguire periodicamente questo esame… che può essere un vero e proprio test salvavita!