Cura e prevenzione della carie: alcune novità

prevenzione della carie

La carie è considerata a ragione il nemico numero uno dei denti in quanto può intaccare irrimediabilmente lo smalto sino, nei casi più gravi, a portare alla sua completa erosione.

È bene dunque compiere sempre azioni mirate di cura e prevenzione della carie: la pulizia e l’igiene dentale quotidiana, come abbiamo sempre evidenziato, sono fondamentali in tal senso.

La carie infatti ha origine dall’azione di batteri che si depositano sulla superficie dentale; occorre pertanto provvedere alla loro rimozione almeno due volte al giorno al fine di scongiurare l’insorgenza di dannose patologie dentali.

Ma da uno studio di ricerca dell’Università di Anhui emerge un’importante novità terapeutica di cui vogliamo di seguito rendervi partecipi.

 

Il gel “potenziato” per cura e prevenzione della carie

Questo team di ricerca infatti ha messo a punto un nuovo gel che si preannuncia un valido alleato nella cura e prevenzione della carie.

Si tratta di un composto di H5 e fosfoserina: il primo è un peptide antimicrobico prodotto naturalmente dal nostro organismo attraverso la saliva e che rappresenta una barriera naturale contro gli agenti patogeni presenti nella bocca.

La seconda, invece, è una sostanza in grado di attirare gli ioni coinvolti nella riparazione dello smalto e svolge appunto una funzione riparatrice e rafforzante.

I risultati della sperimentazione si sono rivelati sorprendenti: il connubio fra queste due sostanze sembrerebbe garantire un’azione protettiva contro la carie molto più potente ed efficace.

 

La malattia non trasmissibile più diffusa al mondo

Questo nuovo gel potrebbe rappresentare una svolta nella cura e prevenzione della carie.

Secondo i ricercatori che hanno effettuato la sperimentazione la nuova sostanza favorisce “la rimineralizzazione autorigenerante per il trattamento del dente cariato” e dunque potrebbe costituire un valido aiuto per i medici dentisti.

Il gel è ancora in fase di sperimentazione quindi molto probabilmente bisognerà attendere ancora un po’ prima che venga utilizzato per la fabbricazione di prodotti derivati e messo in commercio.

In ogni caso dobbiamo tutti essere contenti dei passi in avanti considerevoli compiuti dalla ricerca medico-scientifica negli ultimi decenni nella cura di quella che l’OMS ha definito come “la malattia non trasmissibile più diffusa al mondo“.