Gomme da masticare: fanno bene o fanno male ai denti?

gomme da masticare

Può un chewing gum senza zucchero essere utilizzato come strumento di prevenzione della carie?

Sembrerebbe proprio di sì stando ai risultati di una ricerca scientifica durata 50 anni e che ha appunto preso in esame l’utilizzo del chewing gum da parte di un consistente campione di pazienti.

Tutto ciò è quantomeno sorprendente se si pensa che solitamente i dentisti sono i primi a sconsigliare l’uso delle cosiddette gomme da masticare.

Ma prima di chiedervi se le gomme da masticare fanno bene o male, c’è qualcosa che dovete sapere…

 

La storia delle gomme da masticare

Non tutti sanno che l’inventore del classico chewing gum che oggi vediamo in vendita in tutti i bar e i supermercati fu un…dentista!

Proprio così.

Nel dicembre del 1869 fu l’odontoiatra statunitense William Sample a brevettare un particolare prodotto da masticare da lui stesso realizzato e che può essere considerato a tutti gli effetti l’antenato del moderno chewing gum.

Solo molti anni dopo fu messo in commercio fino a diventare un prodotto di largo consumo durante il secondo conflitto mondiale. Già all’epoca i medici sostenevano che la gomma contribuiva a mantenere pulito il cavo orale e quindi a prevenire la carie.

 

Le gomme da masticare (senza zucchero) fanno bene: lo dice uno studio

Oggi ne abbiamo la conferma definitiva grazie allo studio pubblicato sulla rivista Journal of Dental Research: Clinical & Translational Research.

Secondo questa ricerca le gomme da masticare senza zucchero contribuiscono a ridurre del 28% le probabilità di formazione della carie.

Si tratta di un valore assai significativo che se sommato ad altri fattori di prevenzione può davvero aiutare nell’opera di prevenzione.

Le gomme da masticare sugar free, infatti, molto spesso contengono sostanze antibatteriche come lo xilitolo e il sorbitolo che contribuiscono a ridurre la proliferazione degli agenti cariogeni in bocca.

Ma non solo.

La masticazione favorisce anche la produzione di saliva la quale esercita una naturale azione anti-batterica all’interno del cavo orale: “La saliva ha un potere tampone, cioè ha la capacità di contrastare chimicamente l’acidità prodotta dai batteri” come affermato dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia.

Dunque, i chewing gum senza zucchero aiutano davvero a prevenire la carie? La risposta è sì.