
I casi di edentulia (mancanza di uno o più elementi dentari) sono assai frequenti con l’avanzare dell’età in quanto la nostra dentatura con il passare degli anni può essere soggetta a usura,a grave patologia parodontale o subire anche traumi improvvisi che possono comportare, appunto, la perdita di uno o più elementi dentari. Oggi l’odontoiatria propone diversi metodi per il ripristino dentale: uno dei più utilizzati è certamente l’implantologia, per il minor costo biologico che essa rappresenta. Un’ altra soluzione protesica può essere rappresentata dal ponte dentale. Talvolta ,a causa di problemi sistemici, per la mancanza di opportuno volume osseo, per la prossimità di strutture anatomiche nobili o per la presenza di un pregresso restauro dello stesso tipo,si opta per riabilitazioni proteiche fisse come il ponte dentale che può ancora offrire al paziente ampie garanzie di successo,sia in termini di recupero della funzione masticatoria,della fonetica e dell’estetica. Presso lo studio dentistico Dottori Nobile di Torino si eseguono interventi personalizzati per l’applicazione di ponti dentali con materiali e tecniche di ultima generazione.
Ponte dentale: dalla prima visita alla sostituzione vera e propria del dente mancante
La prima visita dal dentista, come abbiamo già avuto modo di puntualizzare, è un momento molto importante in cui l’odontoiatria decide in accordo con il paziente quali sono gli interventi da eseguire e le priorità a cui far fronte. Si procede innanzitutto con un esame obiettivo e con l’analisi dei dati strumentali,come le radiografie endorali e la panoramica dentale, si valutano inoltre i problemi e le disfunzioni da trattare. In caso di edentulia una delle possibili tipologie di intervento è rappresentata dalla progettazione e dall’applicazione di un ponte dentale, chiamato anche “protesi parziale fissa”. L’intervento consiste nel sostituire l’elemento o gli elementi mancanti con un dente artificiale. La sostituzione in verità coinvolge anche i due denti adiacenti che fungono da pilastri di sostegno per il ponte vero e proprio.
Ponte dentale: il trattamento dei denti laterali di appoggio
La sostituzione di denti mancanti con un ponte dentale richiede più sedute a distanza di tempo l’una dall’altra poiché vi sono dei tempi biologici da rispettare. Durante questi appuntamenti i denti pilastro devono essere monconizzati (e spesso purtroppo anche devitalizzati) per poter “ospitare” la struttura protesica che sostituirà il dente o i denti mancanti:questi denti,purtroppo,anche se sani, devono essere limati per poter accogliere le corone che fungeranno da pilastri per l’elemento intermedio del ponte.
E’ per l’elevato costo biologico che implica,che questa pratica ad oggi è da ritenere obsoleta,anche se per gli anni antecedenti l’implantologia è stata una delle migliori soluzioni per godere di una dentatura fissa.
Nell’immagine una riabilitazione protesica fissa in zirconio-ceramica. La scelta terapeutica è stata guidata dalla preesistente riabilitazione che ovviava all’agenesia dell’incisivo laterale di sinistra e per migliorare l’inestetismo dato dalla malposizione e dalla malformazione dell’incisivo laterale di destra.