Lo smalto che ricopre i nostri denti è la sostanza più dura e resistente presente all’interno dell’organismo umano. Tuttavia è anche quella che più di ogni altra è sottoposta a stress da parte di agenti corrosivi presenti in gran quantità nei cibi e nelle bevande che ingeriamo ogni giorno; per non parlare poi del fumo da sigaretta, causa principale di denti gialli. Per avere una dentatura non solo pulita e sana ma anche candida e priva di macchie è dunque necessario, di tanto in tanto, sbiancare i denti per mezzo di tecniche professionali eseguite presso studi dentistici specializzati come Dott.ri Nobile di Torino.
Cosa significa esattamente sbiancare i denti?
Ma quali sono le principali tecniche utilizzate dai dentisti per sbiancare i denti? Prima di tutto occorre puntualizzare che far ricorso alle tecniche di sbiancamento non vuol dire in senso letterale cercare di ottenere denti perfettamente bianchi “da copertina”, bensì migliorare il colore della dentatura che per definizione non è bianco e soprattutto è assai differente da paziente a paziente. Dopodichè possiamo tranquillamente distinguere tra tecniche di sbiancamento ambulatoriali e quelle che si possono eseguire in autonomia a casa con tecniche domiciliari.
Sbiancare i denti “in office”
Il metodo professionale prevede, previa idonea protezione delle mucose,l’applicazione sulla superficie dentale di un gel a base di perossido di idrogeno o perossido di carbammide che può essere o meno attivato da un fonte esterna luminosa come una lampada laser o a luce ultravioletta. Occorre tuttavia fare un’ulteriore distinzione perchè un conto è applicare questa tecnica sui denti naturali, un altro è sbiancare i denti devitalizzati. In quest’ultimo caso infatti le metodiche possono essere differenti ed il caso dovrà essere attentamente analizzato dal professionista. Si tratta in entrambi i casi di metodologie professionali che possono essere eseguite solo all’interno di studi dentistici specializzati.
Tecnica per sbiancare i denti “a domicilio”
Oggi tuttavia è possibile praticare lo sbiancamento anche a domicilio: il dentista, su richiesta del paziente, può rilevare le impronte delle arcate e far realizzare all’odontotecnico delle mascherine trasparenti su misura che riempite con un gel sbiancante a bassa concentrazione di perossido dovranno essere “indossate” dal paziente per qualche ora al giorno per un periodo che può variare da una a due settimane in base alle discromie,alle eventuali sensibilità che si possono avvertire durante al trattamento ed ai risultati estetici che si vogliono raggiungere. Va ricordato che, con le giuste tempistiche, è possibile ripetere negli anni i trattamenti di sbiancamento