
La parodontite è una delle patologie orali più diffuse e aggressive; colpisce larga parte della popolazione portando, nei casi più gravi, persino alla perdita dei denti naturali.
Abbiamo già avuto l’occasione di parlare di questo “male oscuro e silenzioso” in diversi articoli pubblicati sul nostro blog: in particolare ci siamo soffermati sul legame tra parodontite e cirrosi epatica e sulla fototerapia come possibilità terapeutica.
Ci preme, tuttavia, fare ulteriori considerazioni su questo tema soffermandoci in particolare sulla reale efficacia di una terapia parodontale non chirurgica.
Lo “scaling and root planing”
In verità possiamo tranquillamente affermare che oggigiorno la terapia parodontale non chirurgica rappresenti una delle soluzioni più valide e apprezzate.
Ci riferiamo in particolare alla tecnica dello “scaling and root planing”, la quale consente di rimuovere meccanicamente il biofilm batterico che si accumula nel tempo su denti e gengive e che è causa della malattia parodontale.
Tuttavia, questa tecnica clinica spesso non risolve totalmente il quadro della patologia che può essere coadiuvato anche da altri sussidi terapeutici.
Per questo motivo la tendenza oggi è quella di integrare la tecnica dello “scaling and root planing” con altri tipi di terapia che non contemplino sempre e comunque il ricorso alla chirurgia parodontale.
Probiotici + scaling denti: una terapia parodontale efficace
Vi abbiamo già accennato alla fototerapia che rappresenta certamente una metodologia efficace nella cura della parodontite, ma esistono anche trattamenti – per così dire – più “naturali”.
I probiotici, in particolare, sembrano avere un effetto coadiuvante davvero molto efficace.
Si tratta nella fattispecie di microrganismi che vanno a inibire la proliferazione batterica del cavo orale e che quindi agiscono all’origine del problema.
Infatti le specie probiotiche, attraverso il miglioramento dell’integrità della barriera intestinale riescono ad ottimizzare la risposta immunitaria delle mucose orali.
Questo conferma ancora una volta che la nostra salute orale dipende in buona parte anche dallo stato di salute generale del nostro organismo.