
All’inizio di questo anno, l’Agenzia Europea per i Medicinali ha reso pubblica la revisione delle linee guida sul trattamento delle infezioni batteriche.
Tale revisione, tuttora oggetto di una consultazione pubblica, recepisce i pareri scientifici sullo sviluppo degli agenti antibatterici ed è frutto di una lunga discussione tra gli organi istituzionali di Unione Europea, Stati Uniti e Giappone, consapevoli del fatto che la resistenza antimicrobica è ormai un problema di salute pubblica mondiale.
L’uso di antibiotici e agenti antibatterici dunque deve essere puntigliosamente regolamentato, anche nel caso di trattamenti odontoiatrici. Questo è ciò che in sintesi prevedono le nuove linee guida.
Ma che cosa s’intende per infezioni batteriche in odontoiatria? Come si manifestano? E soprattutto, quali terapie possono essere adottate per una risoluzione efficace del problema?
Le infezioni batteriche in odontoiatria
Un’infezione dentale altro non è che la manifestazione di una proliferazione batterica che può colpire uno o più elementi dentari e i loro tessuti di sostegno
Una carie non curata per tempo rappresenta la causa più diffusa di infezione dentale; questo accade ad esempio quando la carie non trattata penetra all’interno del dente e provoca l’infezione della polpa dentaria.
Questo fenomeno è più comunemente conosciuto come necrosi, talvolta può essere preceduta da un infiammazione acuta detta pupite.
Prevenire si può ed è molto semplice. Periodiche visite di controllo presso cliniche odontoiatriche specializzate consentono di individuare la presenza di carie particolarmente aggressive che possono essere curate per tempo prima che penetrino all’interno del dente.
Come trattare le infezione batteriche
Tuttavia, in presenza di infezioni batteriche già in atto occorre seguire precise linee guida di intervento che possono prevedere sia l’uso di antibiotici che ovviamente una terapia endodontica.
L’uso degli antibiotici è indicato nei casi di ascesso apicale acuto in pazienti immunocompromessi, di ascesso apicale acuto con evoluzione sistemica e di infezioni particolarmente aggressive e rapide.
Ma il trattamento farmacologico deve essere accompagnato dalla rimozione della causa che ha originato lo stato infiammatorio.
L’endodonzia, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, è quella specifica branca dell’odontoiatria che si occupa proprio della cura dei tessuti interni del dente, i quali come abbiamo visto possono essere facilmente colpiti da infezioni batteriche.